Ricinus Communis
Famiglia: euphorbiaceae.
Descrizione: pianta annuale monoica di media statura o cespugliosa e perenne, ed allora alta 4-8 m, con foglie verdi o rossastre, peltate, ossia il cui lembo o lamina si inserisce sul picciolo verso il centro della pagina fogliare, seghettate, con 7-11 lobi profondi, aventi una lunghezza anche di 20 cm ed una larghezza di poco inferiore; pagina inferiore con nervature in rilievo; infiorescenze a pannocchia con fiori maschili gialli localizzati nella porzione inferiore con numerosi stami ramificati, quelli femminili apicali, con 3 stili rossastri. Il frutto è una capsula spinulosa costituita da 3 valve, con all’interno 3 semi ovoidi di circa 1 cm di aspetto marmorizzato.
Antesi: marzo-ottobre.
Habitat: terreni incolti, zone ruderali e zone umide marginali, da 0 a 300 m s.l.m.
Proprietà ed utilizzi: l’olio di ricino, ricavato dai semi, è utilizzato come purgante e per lavorazioni industriali come lubrificante; contiene l’acido ricinoleico capace di alterare la mucosa intestinale provocando un’azione purgativa intensa e spesso irritante. L’ingestione dei semi, per la presenza di alcune sostanze fortemente tossiche (ricina), provoca all’organismo gravi intossicazioni con pericolo mortale!
© 2016 POLO CERILLAE – Privacy Policy | Mappa del Sito |